Dalla presentazione del testo Informatica umanistica, di Marco Lazzari, Alessandra Bianchi, Mauro Cadei, Cristiano Chesi e Sonia Maffei, edito da McGraw-Hill (2010, 342 pagine, Euro 26):
Questo manuale è pensato per studenti che seguono gli insegnamenti di informatica
di base nei corsi di laurea in scienze umane e, più in generale, per
tutti gli studiosi nell’ambito delle discipline umanistiche che necessitano di
una introduzione all’informatica, alla telematica e alle loro applicazioni in campo
umanistico.
A differenza di quanto avveniva fino a una decina di anni fa, i lettore ideali di
questo manuale sono persone che usano spesso il calcolatore per motivi professionali
o personali, ma lo fanno quasi sempre con scarsa consapevolezza di ciò che avviene
al momento dell’interazione con la macchina, con la conseguenza di non sfruttarla
nel modo migliore.
L’obiettivo principale di questo libro è proprio quello di rendere i suoi lettori utenti
consapevoli del calcolatore e dei servizi di Internet, in particolare del Web e dei
servizi informativi che la telematica offre a chi abbia interessi di ricerca in campo
umanistico.
C’è dunque un asse principale, che introduce i fondamenti di hardware, software,
reti, Internet e Web, comprendendo cenni sull’e-learning; ci sono poi diramazioni
applicative sulla ricerca delle informazioni in rete, la catalogazione e le biblioteche;
sui beni culturali e i musei sul Web; sul trattamento dei testi e la linguistica
computazionale.
Il tutto è presentato a un livello di approfondimento e con un linguaggio a metà
strada fra quello dei testi specialistici e quello dei testi for dummies: non vogliamo
trattare i nostri lettori come incapaci di comprendere temi legati al sapere tecnico-
scientifico, ma non vogliamo neppure affliggerli con dettagli da specialisti.
Da qui anche la scelta degli argomenti: abbiamo intenzionalmente trattato molto
brevemente alcuni temi importanti, per esempio le basi di dati, laddove nella
nostra esperienza didattica abbiamo trovato troppo difficile per gli studenti un taglio
intermedio fra la singola pagina e l’insegnamento da 30 ore; dunque, infliggere
a uno studente di discipline umanistiche un capitolo su banche dati ed entità relazioni
ci pare da una parte troppo pesante e dall’altra insufficiente; per evitare l’uno
e l’altro eccesso abbiamo optato per la proposta di una trattazione essenziale.
Nello scrivere un testo di introduzione all’informatica, ci si rende conto che il rischio
che si corre è quello di proporre al lettore un libro che, nel momento in cui viene
stampato, è già superato dal progresso tecnologico – si tratta di una specie di corollario
della Legge di Moore; per minimizzare il rischio di obsolescenza abbiamo
sempre privilegiato, anche nelle parti più tecniche, le idee rispetto ai dettagli transeunti.
Ci auguriamo che il testo permetta ai nostri lettori di avvicinare il calcolatore
senza diffidenza e di sfruttare al meglio per le loro ricerche le immense risorse informative
che la rete mette a disposizione.
Dettagli sul testo Informatica umanistica.
Sito ufficiale del testo Informatica umanistica, con materiali di approfondimento per docenti e studenti.